Camera dell'Oste Guelfa

La Camera dell'Oste Guelfa presenta 1 letto matrimoniale ed un letto a castello per un totale di 4 posti letto.

Il bagno con doccia è in camera.

Vista sul giardino della Foresteria con sguardo sul parco dell'antico monastero camaldolese attiguo e sui boschi di Poggio Boscone.



La Storia

La camera dell'Oste Guelfa si chiama così non a caso (Oste=Esercito schierato per combattere).
Infatti più di 730 anni fa, il pomeriggio del 5 giugno del 1289, nelle campagne di Tòsina, si accampò l'esercito dei Guelfi Fiorentini, che passarono dalle nostre montagne prima di raggiungere la piana di Campaldino in Casentino, in cui fu combattuta l'omonima battaglia contro i Ghibellini. La sera del 5 giugno arrivarono le truppe dell'imponente esercito Guelfo, 10.000 fanti 1.600 cavalieri oltre alle salmerie e carriaggi che si accamparono fra la fortezza-monastero di Tòsina e il piccolo borgo di Borselli. Questi rimasero a riposarsi tutta la giornata del 5 giugno per poi ripartire alla mattina del 7 in direzione Monte al Pruno (all'incirca all'attuale Passo della Consuma), per poi riscendere a Borgo alla Collina e in fine l'11 giugno a Campaldino in cui si fronteggiarono con i Ghibellini.

Domenica 5 giugno i nobili Guelfi, arrivati a Tòsina, presero messa nella "nostra" chiesa di Santa Margherita di Antiochia per avere la benedizione in vista dell'imminente battaglia; fra questi vi erano personaggi illustri come: Guillaume Bertrand de Durfort in italiano Guglielmo di Durfort), illustre condottiero francese al servizio di Carlo d'Angiò in persona;
Aimeric II de Narbonne (Amerigo di Narbona), condottiero francese, capitano di ventura al servizio anch'egli di Carlo d'Angiò; Vieri de' Cerchi protagonista dell'ascesa e del tracollo della famiglia dei Cerchi, capifila del partito dei guelfi bianchi a Firenze; Corso Donati, politico italiano, tra i principali personaggi storici della Firenze medievale; ma anche Bindo degli Adimari, Barone dei Mangiadori, Ugolino de' Rossi, e molti altri.
 Alla battaglia di Campaldino parteciparono anche Cecco Angiolieri e il giovane Dante Alighieri. Questi personaggi, per il loro rango e prestigio, probabilmente dormirono nell'edifici preposti all'ospitalità del Complesso Monastico di Tòsina, fra cui appunto la nostra Foresteria che al finire del 1200 già esisteva.