Esplorazione Antiche Vie Montagna Fiorentina- Valdisieve

Esplorazione Antiche Vie Montagna Fiorentina- Valdisieve

Con oggi, 8 Aprile 2019, parte la prima di molte esplorazioni che verranno effettuate dal Gruppo Perché No? & AgriRifugio Tòsina, al fine di individuare fisicamente le antiche viabilità presenti sul nostro territorio che sono, purtroppo, sempre più dimenticate.
   

Questa, più che una vera e propria esplorazione, è stata una giornata di perlustrazione per programmare le uscite esplorative che verranno effettuate nel corso dei prossimi mesi.

La zona interessata dalla perlustrazione è l’Alto Moscia, valle scavata dall'omonimo torrente che nasce nella zona della Consuma e, unendosi al Torrente Rincine presso il Comune di Londa, si immette nel Fiume Sieve in zona Contea-Londa.

Nella zona dell’Alto Moscia vi passava la via di comunicazione che metteva in collegamento la Valdisieve col Casentino, prima dell'attuale Passo della Consuma.
Nei prossimi mesi verrà pubblicato un articolo della storia dettagliata di questa antica via, utilizzata molto probabilmente già dagli Antichi Etruschi per giungere agli insediamenti in Casentino e al lago degli Idoli, dalla Città Fiesole.
Infatti lungo questa direttrice che passa da Monte Giovi, scendendo giù fino all'attuale Rufina, attraversando l'omonima Valle, risalendo fino alla Madonna dei Fossi per giungere poi a Poggio Alto e ancora al Gualdo, fino a Castel Castagnaio, sono molti i toponimi di radice Etrusca e altrettanti sono gli insediamenti in cui sono stati trovati reperti di questo affascinante popolo.

La nostra perlustrazione si è concentrata sul Poggio Alto (raggiungibile mediante il sentiero 00 Consuma- Valico Croce ai Mori) in quanto questo poggio è stato uno dei primi insediamenti Etruschi del Casentino: di fatti sulla sommità del poggio vi è stata già una prima campagna di scavi che ha rinvenuto i resti di un antico villaggio di altura Etrusco.

Dalla sommità del Poggio abbiamo potuto, mediante tanta osservazione, capire, o per lo meno ipotizzare, da dove passasse l’antico tracciato, poiché ci sono caratteristiche orografiche del terreno, di pendii più dolci e fossi meno impervi, che ci inducono a pensare che gli antichi avessero scelto per realizzare la viabilità, in quanto era la natura stessa che indicava le più comode vie da seguire.

Essendo un'uscita di perlustrazione, ci siamo potuti godere la bellezza del paesaggio di questa particolare parte di territorio: una serie di "poggi" che vanno a creare una cresta montuosa con altitudine media intorno ai 1000mt slm, che unisce il Massiccio del Pratomagno con l'Appennino Tosco-Romagnolo, ovvero vanno ad unire il Monte Secchieta col Monte Falterona.

Il panorama è veramente vasto: A Nord svettano su alte le cime del Monte Falterona (1656mt) e Monte Gabrendo (1539mt); spostando lo sguardo verso Est si ammira la piana del Casentino con alle spalle la catena appenninica Tosco-Romagnola del parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, fino, guardando a Sud-Est, La Verna; a Sud si ha l'affascinante Massiccio del Pratomagno, le cui praterie sommitali ancora bianche dalla neve delle scorse settimane;  a Sud-Ovest la Val di Sieve e ad Ovest l'imponente Monte Giovi; mentre a Nord-Ovest gran parte della piana del Mugello!

Insomma, un luogo strategico da cui si ha una veduta a 360°; non a caso gli Etruschi scelsero questi luoghi (Poggio Alto) per insediarsi.

Il sentiero 00 in direzione Croce ai Mori, attraversa fitte abetine di Douglasia e talvolta Abete bianco, con qualche appezzamento di Pino nero, e laddove non sono stati tagliati, faggi dai diametri notevoli, con qualche Acero di Monte e Salicone che gli fan compagnia.

La prossima uscita sarà quindi la vera e propria esplorazione, l’area interessata sarà sempre l’Alto Moscia, in particolare da Poggio Alto alla Madonna dei Fossi per cercare di scovare il selciato della via.

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Il Casentino

Abetine Rifugio TosinaJPGAbetine di Douglasia della Consuma


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Il Mugello da Poggio Alto


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Il Monte Falterona ancora innevato 

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Le Cime Tempestose del Pratomagno 

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La Verna